Un bistrot, vero.

“Era diverso tempo che pensavo ad una salumeria, un locale che fosse allo stesso tempo una bottega e un’osteria, che venisse visto come vineria, come luogo di convivialità, dove persone appassionate ed accumunate dalla curiosità per il cibo di qualità e le ricette della tradizione potessero ritrovarsi, con al centro una bottiglia di vino, non per forza preziosa, ma vera e naturale.

Un posto dove poter gustare materie prime eccellenti senza dover per forza passare dalla trasformazione di una cucina strutturata o di chissà che chef.

Mia figlia stava muovendo i suoi primi passi in Alta Badia in una pausa di fine estate quando mi si presentò l’opportunità di concretizzare il luogo tanto spesso sognato. Forse anche per dove mi trovavo in quel momento, si sono succedute nella mia mente immagini e idee talmente nitide che non sono mai più riuscito a non pensare a questo progetto. Chiara ed io iniziammo a discuterne, a volte anche in maniera animata, ma sin dalla prima visita lo immaginammo esattamente così come lo trovate oggi.